L'analisi modale è un tipo di misura eseguita su strutture allo scopo di conoscerne il comportamento dinamico della stessa.
Questa tecnica mette in evidenza le caratteristiche elasto-meccaniche del manufatto. Può confermare in modo sperimentale le ipotesi di progetto, o mettere in evidenza differenze sulla cui natura si dovrà indagare.
Usando strumenti molto sensibili si può conoscere il comportamento della struttura anche sfruttando il rumore di fondo come sorgente di eccitazione (OMA, Operational Modal Analysis). In caso di strutture molto rigide o dove sia desiderato analizzarne il comportamento con ampiezze (di accelerazione/velocità/spostamento) importanti, allora si possono usare delle sorgenti forzanti come vibrodine, percussioni o esplosioni controllate in campo aperto.
Molto spesso si usano accelerometri (FBA o MEMS), ma in alcuni casi può essere consigliato l'uso di velocimetri.
Per l'analisi modale intesa in senso stretto occorre assolutamente usare più sensori e che siano perfettamente sincronizzati fra loro (AceBox, VelBox o Digital Array). La sincronia deve essere garantita "al campione", ovvero i singoli campioni dei vari sensori devono essere campionati in fase fra loro. L'uso di segnali radio locali può non essere sufficiente a tale sincronizzazione. E' preferibile usare una sincronizzazione via cavo, se possibile, o altrimenti via GPS.
Posizionamento dei sensori all'interno del Colosseo
(Dynamic characteristics of the Amphitheatrum Flavium northern wall from traffic-induced vibration - Bongiovanni et. al. 2017)
I dati sono poi sottoposti a pre-processing (deconvoluzione dove necessario) e quindi elaborati per l'analisi modale vera e propria.
Analisi modale
(Dynamic characteristics of the Amphitheatrum Flavium northern wall from traffic-induced vibration - Bongiovanni et. al. 2017)
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